martedì 16 settembre 2014

Fuoriclasse: il vaccino contro la dispersione scolastica

Il vaccino contro la Dispersione scolastica c’è! Si chiama progetto “Fuoriclasse”.  
L’ha messo a punto Save the Children in collaborazione con Libera. 
 L’hanno  finanziato Bulgari e la Fondazione per il Sud.  La Fondazione Agnelli ne ha valutato l’impatto reale e venerdì 12 settembre è stato servito su un piatto d’argento al Ministero della Pubblica istruzione per essere replicato nelle scuole italiane. Roberto Reggi, sottosegretario di Stato al MIUR, ha ringraziato, ha apprezzato ed ha condiviso il metodo. Infine, ha promesso!

I NUMERI della Dispersione Scolastica

In Italia i numeri sulla Dispersione scolastica sono allarmanti: nel 2013 sono stati 110.000  i giovani in età compresa fra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato la scuola e non hanno seguito nessun altro percorso formativo. Un ritiro troppo precoce dal mondo dell’istruzione e soprattutto un ritiro in massa (il 17%) che l’Europa osserva con preoccupazione e che ci impone di ridurre  al 10% entro il 2020.
I MOTIVI della Dispersione Scolastica
Perché i giovani italiani abbandonano la scuola ? Perché non la trovano utile (mi serve andare a scuola?),  non riescono a trovare un “senso” nella frequentazione della scuola, si pongono in maniera apatica rispetto  a ciò che la scuola offre, e perciò si sentono inadeguati rispetto a quello che la scuola gli richiede. La Dispersione, quindi, limita l’attuazione dei Diritti dei Bambini, soprattutto del diritto allo studio (art 28 della CRC) e all’educazione (art 29), denuncia Save the Children.

IL PROGETTO “FUORICLASSE”

Ecco, quindi, il progetto Fuoriclasse che viene avviato nel 2012 in alcune scuole di Napoli, Scalea e Crotone, coinvolge direttamente 750 ragazzi fra i 9 e i 13 anni (indirettamente ne coinvolge 4.250) e porta a casa risultati sorprendenti: i ragazzi riacquistano fiducia e voglia di andare a scuola, gli ingressi in ritardo alle lezioni si  dimezzano e i ritardi cronici diminuiscono come pure le assenze (11 giorni in più su base annua), e le famiglie ricominciano a interessarsi dell’andamento scolastico dei propri figli. Così anche il rendimento scolastico migliora!
“Abbiamo trovato un buon metodo, un metodo scientifico, un metodo che funziona e speriamo che il progetto FUORICLASSE possa essere un esempio” dice Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. E il progetto ha tutte le carte in regola per funzionare.

“Il progetto FUORICLASSE  nasce da due anni di ascolto, non nasce a tavolino” spiega Raffaella Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia “ perché la dispersione scolastica è solo la punta di un icerberg”.

Attraverso una metodologia centrata sulla partecipazione attiva degli studenti, il programma utilizza un approccio integrato e multi-situato che prevede varie tipologie di interventi rivolte al gruppo classe, all’interazione tra attività realizzate in contesti formali e non formali, ai docenti, all’interazione tra educatori/formatori esterni e docenti, al rafforzamento delle reti tra scuole e famiglie. La prevenzione viene fatta sia in ambito scolastico che extra scolastico con laboratori motivazionali, sostegno allo studio, campi scuola e Consigli Consultivi, spazi di dialogo permanete tra docenti e studenti

Sara Musa